Ho studiato arte fin dai tempi in cui osservavo con attenzione i disegni a pastello dei miei compagni di asilo. Ho amato Torino fin dal primo ricordo che conservo di una passeggiata sotto i portici del centro.
E così mi sono “fregata”: una laurea in Storia dell’Arte, un Master in gestione e valorizzazione dei Beni Culturali e un’abilitazione come guida turistica, tutto in un Paese dove con la Cultura si potrebbe (condizionale non casuale) lavorare molto.
Anni passati tra musei, scuole e progetti culturali di ogni tipo, con la passione per questo straordinario lavoro a compensare difficoltà e precarietà, e tanta voglia di continuare a crescere.
Lungo il percorso ho avuto la fortuna di conoscere e collaborare con persone eccezionali che, come me, credono nell’idea di vivere CON la Cultura e DI Cultura. Le migliori che potessi trovare per dare vita a questo nuovo progetto. Ecco come è nata l’idea di Brigata Cultura: un modo innovativo di concepire i servizi per i Beni Culturali che, fin dalla scelta del nome, vuole richiamare il concetto di unione di competenze ed esperienze differenti, messe insieme in modo che si compensino e si arricchiscano le une con le altre… una “brigata” di giovani appassionati della Cultura!
E così c’è la storica dell’arte e guida turistica innamorata di Torino, ispiratrice e coordinatrice del progetto (che sarei io). C’è l’esperta museologa, divoratrice di libri e mostre, risorsa preziosissima per l’ideazione di qualsiasi progetto culturale (Elena). C’è l’archeologo 2.0, che unisce all’esperienza dello scavo in cantiere la conoscenza delle più moderne tecnologie nei campi del GIS e del rilievo 2D e 3D (Edoardo). C’è lo storico dell’arte informatico, artista del web e della grafica (Fabrizio). E poi ancora altre tre storiche dell’arte entusiaste, abili ricercatrici e guide coinvolgenti (Sara, Giusina e Giulia).
Una “brigata” di persone piene di idee, passione e competenze che hanno deciso di mettersi in gioco per creare progetti nuovi, offrire servizi di qualità e continuare a vivere CON la Cultura e DI Cultura.
“I futuri non realizzati sono solo rami del passato: rami secchi.”
Italo Calvino, Le città invisibili
Stefania Bonino
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