Ha da poco inaugurato al Museo Ettore Fico 100% Italia, la grande mostra dedicata agli ultimi cento anni di arte italiana, dall’inizio del Novecento ai giorni nostri. Un’occasione straordinaria per immergersi nel panorama artistico dell’ultimo secolo in relazione agli aventi storici che più lo hanno caratterizzato.
La mostra è suddivisa su più sedi tra Torino, Biella e Vercelli, e ricompone in un panorama esaustivo il ruolo preminente dell’arte italiana a livello europeo e mondiale. Questo indiscusso ruolo da protagonista è ben testimoniato da tutti gli artisti esposti che hanno saputo confrontarsi via via con i vari movimenti internazionali, rielaborando la propria cultura di partenza in una chiave sempre originale.
La scelta delle opere esposte è il frutto di un’attenta collaborazione con vari enti pubblici, quali musei, fondazioni e gallerie, ma anche importanti collezionisti privati. Ne risulta un evento unico nel suo genere, che consente al pubblico di godere anche di opere esposte raramente.
Il percorso espositivo si snoda attraverso diverse sezioni che seguono uno sviluppo lineare e cronologico, con opere che incarnano i vari movimenti artistici che hanno maggiormente influenzato le estetiche mondiali del Novecento. I vari artisti considerati capisaldi della cultura internazionale trovano posto all’interno di questa esposizione con le opere che meglio rappresentano il proprio percorso e il proprio movimento di appartenenza. Al termine della visita sarà facile percepire come nessun’altra nazione abbia saputo offrire artisti e capolavori, scuole, movimenti e manifesti con la stessa continuità dell’Italia.
Si parte dal Futurismo per terminare con l’Internazionalità dell’arte italiana passando per le propostre che hanno rappresentato una “linea maestra” per le Avanguardie. La Metafisica, l’Informale, la Pop Art, l’Arte Povera o quella Concettuale, la Transavanguardia e la Nuova Figurazione sono solo alcuni dei movimenti ai quali sarà possibile accostarsi visitando la mostra. Queste fondamentali esperienze artistiche vengono mostrate attraverso l’opera dei loro massimi esponenti, ma anche quella di artisti meno noti, in grado però di rappresentare un’originale visione dell’arte. Sarà possibile avvicinarsi alle opere di Carrà, De Chirico, Guttuso, Vedova, Burri, Fontana, Munari, Rotella e Paladino, solo per citarne alcuni. Il tutto attraverso un unicum espositivo che permette al visitatore di compiere un viaggio straordinario lungo cent’anni, evidenziando come le scuole, le estetiche, il mercato si siano adattati ai vari cambiamenti epocali.
Riassumere il contributo che questi artisti hanno apportato nel panorama artistico internazionale è arduo, ma sarà sicuramente possibile comprenderne la portata respirando l’atmosfera che hanno saputo ricreare intorno ai loro soggetti o semplicemente accostandosi alla loro idea di intendere l’arte. Un’idea che spesso ha unito passato e presente in una chiave originale per guardare verso il futuro, ma sempre ancorata alla vita. Perché come ricorda Robert Henri, padre del Realismo americano:
“L’arte non si può separare dalla vita. È l’espressione della più grande necessità della quale la vita è capace”.
Alice Petrongolo